23 Apr San Vito Lo Capo: “è saltato il progetto del porto”
di Marco Bova
“Picciotti, è saltato il progetto del Marina Bay a San Vito lo Capo”.
In pieno lockdown da coronavirus, il messaggio rimbalza dai social agli smartphone. Da tre giorni in paese non si parla d’altro, con videochiamate e vocali audio che hanno ormai sostituito la classica chiacchiera da bar. Tra i link più condivisi c’è la diretta del consiglio comunale di martedì (21 aprile), in cui il sindaco Giuseppe Peraino, annuncia di aver messo “una pietra tombale su un percorso che era iniziato male ed è finito peggio”.
Per la prima volta sulla pagina Facebook del comune è stata trasmessa la seduta durata oltre quattro ore. Anche facendo riferimento alle battaglie degli anni ottanta, quando la comunità si oppose alla costruzione di una raffineria a Castelluzzo.
QUI TROVATE LE TAPPE PRINCIPALI DI TUTTO IL PERCORSO
Ma già al termine della seduta del consiglio comunale, in molti parlavano di un bluff, ipotizzando una marcia indietro del sindaco, in virtù di un nuovo masterplan presentato da Marina Bay. Proviamo a spiegare cosa è accaduto, anche con un’intervista al sindaco Peraino e raccontando un piccolo retroscena che sembra chiarire gli aspetti della vicenda.
Durante il suo intervento in aula, il primo cittadino Peraino ha ricostruito quanto accaduto a fine marzo, anche facendo un passo indietro rispetto all’iter intrapreso dalla società Marina Bay.
“Com’è noto aspettavamo il nuovo masterplan e lo scorso 16 gennaio la società aveva detto che in pochi giorni lo avrebbero presentato, ma così non è stato”, ha detto il sindaco che poi ha aggiunto un dettaglio.
Riferendo il contenuto di una mail certificata, ricevuta lo scorso 27 marzo e sottoscritta dai responsabili della società Marina Bay. “La scrivente società in considerazione degli eventi di emergenza coronavirus, comunica che gli elaborati progettuali di fattibilità saranno depositati solo ed esclusivamente dopo il rasserenarsi della contingenza sanitaria nazionale e regionale”, ha detto Peraino, leggendo la missiva.
“Noi avevamo già pronta questa nota che per me ha un valore importante: nota 5990 del 27 marzo 2020, trasmessa alle ore 11.56 per posta pec“, ha detto il sindaco.
“Abbiamo scritto alla società Marina Bay, abbiamo scritto all’assessorato e a tutti gli enti convocati per la conferenza di servizi che ero obbligato a convocare – ha continuato Peraino – e ho scritto che la società Marina Bay non ha prodotto alcunché e pertanto non può giustificare il ripetuto rinvio o peggio una sospensione sine die dei lavori della conferenza, il sindaco e il comune di San Vito lo Capo, comunica di ritenere conclusi i lavori di cui alla conferenza indetta il 31 maggio 2019 e con questa nota noi abbiamo messo una pietra tombale su un percorso che era iniziato male ed è finito peggio”.
Qual è il retroscena?
Nel corso della seduta del consiglio comunale dello scorso 21 aprile, poco dopo le 13.30, il comune ha ricevuto una mail via pec da Marina Bay, in cui è allegato il nuovo masterplan.
“Ma i tempi ormai sono scaduti – ci dice in un’intervista il sindaco Peraino – il discorso si è chiuso con la nostra nota inviata il 27 marzo, non c’è altro da aggiungere e qualora sia necessario saremo disposti ad adire per vie legali”.
Dalla società continuano a rinviare ogni analisi al post lockdown, ma dal Comune c’è estrema chiarezza sull’esito del progetto. “Non si torna indietro – continua ai nostri microfoni Peraino – noi abbiamo dato la massima disponibilità e per questo sono stato anche aggredito e accusato di avere chissà quali accordi con Marina Bay”.
E quindi si penserà a un progetto pubblico, pensato dall’amministrazione con risorse regionali o comunitarie?
“Certamente, ci stiamo lavorando – conclude il sindaco – aspettiamo gli esiti dello studio dell’università Kore sull’erosione e al termine, tenteremo di riqualificare l’area senza l’aiuto di alcun privato”.
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